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Il viaggio in Marocco rappresenta per Delocroix, una svolta decisiva:
la riscoperta dell'Antichità, illuminata dall'intensità
di una luce che ne trasforma i colori. Con il viaggio in Marocco i suoi
tratti romantici subiscono un cambiamento definitivo che lo porteranno
a mutare decisamente lo stile: si accentua la sensibilità per i
colori e gli effetti chiaro-scuro, la luce assume un significato nuovo,
la pennellata, leggera e sfaldata, si fa più vibrante. La scoperta
dell'Antichità marocchina frantuma lentamente lo slancio romantico,
così tipico delle sue opere precedenti.
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Paul
Klee ha compiuto numerosi viaggi nel corso della propria vita e il tema
del viaggio è un’importante chiave di lettura della sua produzione
artistica. L'influenza
orientale è sensibile nelle nature morte simili a mosaici, ai mosaici
bizantini di San Giovanni in Laterano, che egli stesso ha indicato come
una delle sue fonti d’ispirazione, ma anche ai mosaici alessandrini
di Tripoli. Tale influsso si rivela nel moltiplicarsi di personaggi simili
a dervisci o a ballerine in decorazioni ornate d’orifiamme. Klee
trae, dall'arte araba, l'estensione quasi infinita della linea curva e,
dall'arte della tessitura, il principio dei «quadrati magici»
che caratterizzano la sua opera tra il 1923 e il 1930 circa (Gamma di
colori a dominante grigia, Fondazione Klee, Berna). Monumenti a G., 1929 Nel 1929 Klee mette su carta i ricordi del suo viaggio in egitto. Ne nasce, fra l’altro, Monumenti a G. L’Egitto è una terra dove i tracciati dei canali e dei campi, nonché la struttura dei monumenti,, è strettamente legata alla geometria; Klee adotta quindi una composizione rigidamente geometrica ricoprendo la tela con nastri orizzontali di colore. Tuttavia le grandi piramidi di El Giza(da cui la “G”) sono individuate da cunei che interrompono la monotona ripetizione delle fasce orizzontali-che rendono perfettamente la sensazione di immensità e desolazione del deserto-stabilendo un ritmo sfalsato. Lo stesso effetto cercano i brevi segmenti obliqui o verticali indicanti dune o avvallamenti. Nella porzione inferiore del dipinto sagome di palme individuano la zona fertile. |