Buddhismo |
- Buddhismo
Da allora Siddhartha, divenuto finalmente il Buddha, "l'illuminato", si impegnerà instancabilmente nella sua opera di predicazione della sua dottrina delle Quattro nobili verità. La vita è sofferenza: il dolore (dukkha) e l'inconsistenza costituiscono l'essenza più profonda della vita umana dalla nascita alla morte così che quest’iltima non rappresenta in alcun modo la liberazione dal dolore, in quanto, conformemente alla concezione fondamentale del pensiero indiano, l'uomo è soggetto, come tutti gli esseri, al flusso inarrestabile delle rinascite, reincarnandosi continuamente in corpi sempre diversi. Origine
di tutto questo carico di sofferenza è l'ignoranza della natura
illusoria di tutto ciò che l'uomo percepisce come suo orizzonte
reale: da questa ignoranza non scaturisce solo la schiavitù dei
beni materiali, ma anche, come frutto del desiderio di sopravvivenza,
l'attaccamento alla vita stessa. Alla sofferenza si può porre fine
soltanto mediante l'eliminazione del desiderio e l'estinzione di ogni
forma di attaccamento all'esistenza, al fine di spezzare definitivamente
la catena delle rinascite. Per ottenere la liberazione dal dolore occorre
camminare sulla via dell'Ottuplice sentiero, che racchiude in sé
retta visione, retta intenzione, retto parlare, retto agire, retto modo
di sostentarsi, retto impegno, retta consapevolezza, retta meditazione:
si tratta, in pratica, del compendio fondamentale della fede buddhista,
che vede nella moralità la premessa e insieme la conseguenza della
saggezza e della capacità di possederla attraverso la meditazione. |
Il velo di Maya
Le vie di liberazione dal dolore Schopenhauer
sostiene che l’essenza del mondo è la Volontà. Essa
però corrisponde al desiderio, cioè ad uno stato di mancanza
di qualcosa che si vorrebbe avere, e di conseguenza al dolore, alla sofferenza.
Per Schopenhauer la liberazione dal dolore corrisponde alla liberazione
dalla Volontà di vivere. ·
Arte ·
Morale ·
Ascesi Schopenhauer chiarisce inoltre il suo rifiuto per il suicidio, poiché esso rappresenta una forte affermazione della Volontà, e non una sua negazione e opprime solo la manifestazione fenomenica della Volontà (l'individuo), mantenendo intatta la cosa in sé. |
La formulazione più esauriente di questa teoria si trova in Così parlò Zarathustra in cui, attraverso una visione, egli c’illustra il cammino di purificazione che l’uomo subisce nel diventare superuomo: l’uomo può trasformarsi in una creatura superiore e ridente, solo a patto di vincere il senso di soffocazione provocato dal pensiero dell’eterno ritorno, mediante una decisione coraggiosa. Raggiungere così una sorta d’illuminazione che lo accosta al saggio buddista che raggiunge il nirvana. |